< 箴言 知恵の泉 30 >
1 ヤケの子アグルの語なる箴言 かれイテエルにむかひて之をいへり 即ちイテエルとウカルとにいへる所のものなり
Parole di Agur, figliuolo di Jaké. Sentenze pronunziate da quest’uomo per Itiel, per Itiel ed Ucal.
Certo, io sono più stupido d’ogni altro, e non ho l’intelligenza d’un uomo.
3 我いまた智慧をならひ得ず またいまだ至聖きものを暁ることをえず
Non ho imparato la sapienza, e non ho la conoscenza del Santo.
4 天に昇りまた降りし者は誰か 風をその掌中に聚めし者は誰か 水を衣につつみし者は誰か 地のすべての限界を定めし者は誰か その名は何ぞ その子の名は何ぞ 汝これを知るや
Chi è salito in cielo e n’è disceso? Chi ha raccolto il vento nel suo pugno? Chi ha racchiuse l’acque nella sua veste? Chi ha stabilito tutti i confini della terra? Qual è il suo nome e il nome del suo figlio? Lo sai tu?
Ogni parola di Dio è affinata col fuoco. Egli è uno scudo per chi confida in lui.
6 汝その言に加ふること勿れ 恐くは彼なんぢをせめ 又なんぢを謊る者となしたまはん
Non aggiunger nulla alle sue parole, ch’egli non t’abbia a riprendere, e tu non sia trovato bugiardo.
7 われ二の事をなんぢに求めたり 我が死ざる先にこれをたまへ
Io t’ho chiesto due cose: non me le rifiutare, prima ch’io muoia:
8 即ち虚假と謊言とを我より離れしめ 我をして貧からしめずまた富しめず 惟なくてならぬ糧をあたへ給へ
allontana da me vanità e parola mendace; non mi dare né povertà né ricchezze, cibami del pane che m’è necessario,
9 そは我あきて神を知ずといひヱホバは誰なりやといはんことを恐れ また貧くして窃盗をなし我が神の名を汚さんことを恐るればなり
ond’io, essendo sazio, non giunga a rinnegarti, e a dire: “Chi è l’Eterno?” ovvero, diventato povero, non rubi, e profani il nome del mio Dio.
10 なんぢ僕をその主に讒ることなかれ 恐くは彼なんぢを詛ひてなんぢ罪せられん
Non calunniare il servo presso al suo padrone, ch’ei non ti maledica e tu non abbia a subirne la pena.
V’è una razza di gente che maledice suo padre e non benedice sua madre.
12 おのれの目に自らを潔者となして尚その汚穢を滌はれざる世類あり
V’è una razza di gente che si crede pura, e non è lavata dalla sua sozzura.
13 また一の世類あり 嗚呼その眼はいかに高きぞや その瞼は昂れり
V’è una razza di gente che ha gli occhi alteri e come! e le palpebre superbe.
14 その歯は劍のごとく その牙は刃のごとき世類あり 彼等は貧き者を地より呑み 窮乏者を人の中より食ふ
V’è una razza di gente i cui denti sono spade e i mascellari, coltelli, per divorare del tutto i miseri sulla terra, e i bisognosi fra gli uomini.
15 蛭に二人の女あり 與ヘよ與へよと呼はる 飽ことを知ざるもの三あり 否な四あり皆たれりといはず
La mignatta ha due figliuole, che dicono: “Dammi” “dammi!”. Ci son tre cose che non si sazian mai, anzi quattro, che non dicon mai: “Basta!”
16 即ち陰府姙まざる胎水に滿されざる地 足りといはざる火これなり (Sheol )
Il soggiorno dei morti, il seno sterile, la terra che non si sazia d’acqua, e il fuoco, che non dice mai: “Basta!” (Sheol )
17 おのれの父を嘲り母に從ふことをいやしとする眼は 谷の鴉これを抜いだし鷲の雛これを食はん
L’occhio di chi si fa beffe del padre e disdegna d’ubbidire alla madre, lo caveranno i corvi del torrente, lo divoreranno gli aquilotti.
18 わが奇とするもの三あり否な四あり共にわが識ざる者なり
Ci son tre cose per me troppo maravigliose; anzi quattro, ch’io non capisco:
19 即ち空にとぷ鷲の路 磐の上にはふ蛇の路 海にはしる舟の路 男の女にあふの路これなり
la traccia dell’aquila nell’aria, la traccia del serpente sulla roccia, la traccia della nave in mezzo al mare, la traccia dell’uomo nella giovane.
20 淫婦の途も亦しかり 彼は食ひてその口を拭ひ われ惡きことを爲ざりきといふ
Tale è la condotta della donna adultera: essa mangia, si pulisce la bocca, e dice: “Non ho fatto nulla di male!”
21 地は三の者によりて震ふ否な四の者によりて耐ることあたはざるなり
Per tre cose la terra trema, anzi per quattro, che non può sopportare:
22 即ち僕たるもの王となるに因り愚なるもの糧に飽るにより
per un servo quando diventa re, per un uomo da nulla quando ha pane a sazietà,
23 厭忌はれたる婦の嫁ぐにより婢女その主母に續に因りてなり
per una donna, non mai chiesta, quando giunge a maritarsi, e per una serva quando diventa erede della padrona.
Ci son quattro animali fra i più piccoli della terra, e nondimeno pieni di saviezza:
le formiche, popolo senza forze, che si preparano il cibo durante l’estate;
i conigli, popolo non potente, che fissano la loro dimora nelle rocce;
le locuste, che non hanno re, e procedon tutte, divise per schiere;
la lucertola, che puoi prender con le mani, eppur si trova nei palazzi dei re.
Queste tre creature hanno una bella andatura, anche queste quattro hanno un passo magnifico:
30 獣の中にて最も強くもろもろのものの前より退かざる獅子
il leone, ch’è il più forte degli animali, e non indietreggia dinanzi ad alcuno;
31 肚帶せし戰馬 牡野羊 および當ること能はざる王これなり
il cavallo dai fianchi serrati, il capro, e il re alla testa dei suoi eserciti.
32 汝もし愚にして自から高ぶり或は惡きことを計らば汝の手を口に當つべし
Se hai agito follemente cercando d’innalzarti, o se hai pensato del male, mettiti la mano sulla bocca;
33 それ乳を搾れば乾酪いで鼻を搾れば血いで 怒を激ふれば爭端おこる
perché, come chi sbatte la panna ne fa uscire il burro, chi comprime il naso ne fa uscire il sangue, così chi spreme l’ira ne fa uscire contese.