< Uluka 1 >

1 Anu gbardang waa wuzi u inko iriba u nyettke u timum sa taa myinca anyimo aru.
Poiché molti han posto mano a stendere un racconto degli avvenimenti successi tra di noi,
2 Kasi anime sa wa nyan duru, an deba sa wa tari ajeni, we ana kadura wani.
come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni fin da principio e divennero ministri della parola,
3 Barki anime ani mi ma, sa ma gunguzuno memerum timum ti riri ti tuba sa mi ma nyettiki i inde hu unu udandang Tiyofilos.
così ho deciso anch'io di fare ricerche accurate su ogni circostanza fin dagli inizi e di scriverne per te un resoconto ordinato, illustre Teòfilo,
4 Bati irusi kadere ki mum besa abezizi shi.
perché ti possa rendere conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.
5 Anyimo a tiye ti Hiridus, Ugomo wa Yahudawa, ure una katuma ka Asere ma rani niza ni meme zakariya, masuri u watu u Abija. Une umeme ma suri anikura ni Haruna mani, niza ni meme naa zi Alisabatu.
Al tempo di Erode, re della Giudea, c'era un sacerdote chiamato Zaccaria, della classe di Abìa, e aveva in moglie una discendente di Aronne chiamata Elisabetta.
6 Vat uwe ana biyyau bi Ugomo Asere wani, anu tarsa u inso u tize ta Asere.
Erano giusti davanti a Dio, osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore.
7 Ani me waa zin vana ba, barki sa Alisabatu ma kem uyoo ba vat uwe waa mu una.
Ma non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni.
8 Yaa cukuno sa Zakariya ma raa ahira Asere ma zinu cira ukatuma ka kadura kage sa a nya me.
Mentre Zaccaria officiava davanti al Signore nel turno della sua classe,
9 Kasi sa aka zauka debe sa madi hang kadura me, aka zauka a nyimo zauka barki katuma ku Ugomo Asere barki upunsa umucungo.
secondo l'usanza del servizio sacerdotale, gli toccò in sorte di entrare nel tempio per fare l'offerta dell'incenso.
10 Vat ni ori na nabu wadi wuzi biringara amatara ingi azin nu punsa umucungo.
Tutta l'assemblea del popolo pregava fuori nell'ora dell'incenso.
11 Aname Bibe bi kadura ka Asere ba eh me bi tonno a tari ti nare ta hira u agadi ahira upunsa u wito unice.
Allora gli apparve un angelo del Signore, ritto alla destra dell'altare dell'incenso.
12 Sa Zakariya ma iri me ma wu zabot biyau bi meki me.
Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore.
13 Ani me bibe bi kadura ka Asere bi gun me, “Kati u kunna biyau ba, Zakariya, barki a kunna biringara bi we me. une uwe me madi yoo vana adi nya me niza Yuhana.
Ma l'angelo gli disse: «Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, che chiamerai Giovanni.
14 Udi kunna mang nan shew, anu gbardang wadi kunna urunta uyoo umeme.
Avrai gioia ed esultanza e molti si rallegreranno della sua nascita,
15 Madi cukuno unu udangdang a hira Asere madi da sa me ubere ba, nani bire bi sizasiza bini kara ba, madi myinca in bi be usuro apuru a inome.
poiché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà pieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre
16 Adi kurzo a Isarailawa gbardang a hira Ugomo uwe me Asere.
e ricondurrà molti figli d'Israele al Signore loro Dio.
17 Madi haki in mu henu mubi be nan nikara ni Iliya. Madi wuzi anime bati ma gamirka muriba manka coo ahira ahana, bati anu zatu kunna utize wadi haaki unu sa abarka anu Ugomo Asere mani.
Gli camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto».
18 Zakariya magun bibe bikadura ka Asere, “Indi wu aneni in rusi ani me? mi be ucokoro, une um uwari.”
Zaccaria disse all'angelo: «Come posso conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanzata negli anni».
19 Bibe bi kadura ka Asere, bi kabirka bi gun me, “Mi mani Jibirailu, debe sa ma tunzino aje Asere. A tumum in buki we, tize turunta.
L'angelo gli rispose: «Io sono Gabriele che sto al cospetto di Dio e sono stato mandato a portarti questo lieto annunzio.
20 Ira, udi cukuno ubabana udda boo tize ba, se rono be sa timum tigeme tidi myinca. Ane ani barki daki ya hem in tize tum ba, sa tidi myinca anyimo uganiya uhuma.”
Ed ecco, sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, le quali si adempiranno a loro tempo».
21 Uganiya anu waa zin nu be u Zakariya. waa innu simira sa ma ziki uganiya gbardang a nyimo udenge Asere.
Intanto il popolo stava in attesa di Zaccaria, e si meravigliava per il suo indugiare nel tempio.
22 Sa ma suri, dama kem ache u boo utize nan we ba. Wa rusi ma iri imum a tiroo sa ma rani a nyimo udenge Asere. Maa wuzi kasi ubabana sarki tize.
Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto.
23 Sa tiye ti katuma kame me ka aki, ma dusa akura ameme.
Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa.
24 Usuro atiye ti geme, une umeme Alisabatu ma wu apuru tipeu cibi ma ciki nihunzi me. Magu,
Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva:
25 “Imum be sa Asere ma wuzum bati ma karum mu'i aje anabu.
«Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia vergogna tra gli uomini».
26 Anyimo upeu utasi, Asere maa tumi bibe bika kadura ka Asere Jibirailu anipin nu Galili sa agusan u Nazaret.
Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret,
27 Ahira aku bura ku mare manyani niza me Isubu uni nikura ni Dauda mani, niza niku bura me Maryamu.
a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.
28 Ma eh magun kubura me, “Ni isi, hu sa wa kem ukaba Asere mazi nan hu.”
Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te».
29 Anime, ubasa u kubura me uhun ne me barki agburang magu “niyaya ni isi nazige me.”
A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto.
30 Bibeu bi kadura ka Asere bi gu, “Kati ukunna biyau ba, Maryamu, hu wa kem uhem ahira Asere.
L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio.
31 Ira, udi wu apuru u yoo vana udi nya me niza 'Yeso'.
Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
32 Madi wu niza adi tisa me vana ugomo udadang. Ugomo Asere madi nya me ukpanku wa acoo me Dauda.
Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre
33 Madi wuzi tigomo akura a Yakubu sarki umarsa, tigomo ti manyanga ma meme tida mara ba.” (aiōn g165)
e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». (aiōn g165)
34 Maryamu magun bibeu bi kadura ka Asere me, “Adi wu aneni imum igeme iwu, mi sa inda tam vana uruma ba?”
Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo».
35 Bibeu bi kadura ka Asere bi kabirka bi gun me, “Bibeu biriri bi di eh we in nikara nu Ugomo Asere. Ane ani unu ulau sa udi yoo me adi tisa me vana Asere.
Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio.
36 Ira, uhenu uweme Alisabatu ma wuna apuru anyimo a tiwari, upeu utasi wa zigeme in na apuru sa a tisa me unu wabi.
Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile:
37 Rusa ire imum ida tekime nikara na Asere ba.”
nulla è impossibile a Dio ».
38 Mariyamu magu, “Ira mi une ukatuma ka Asere kani. Ca kadura ka weme ka cukuno anime.” Anime Bibeu bi kadura ka Asere bi dusa.
Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei.
39 Mariyamu ma hiri dibe dibe ati ye tigino me ma ha anyimo ani pana ni nipin nu Yahudiya.
In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda.
40 Ma dusa akura a Zakariya maka iso Alisabatu.
Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta.
41 Sa Alisabatu ma kunna ni isi ni Maryamu, vana umeme anyimo apuru ma hinna, anime Alisabatu ma myinca in bibeu bi lau.
Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo
42 Ma yeze ni myirang ni meme in nikara magu, “Hu unu imum iriri ini anyimo aneh, imum iriri ini a zo iburu ini ba apuru aweme.
ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!
43 Nyanini ya kem sa a'ino Asere am ma aye ahira am?
A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?
44 Ira, uganiya sa ni isi niwe me na ribem a titui, vana apuru amme ma hinna inni riba irum.
Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo.
45 Imumu ihuma ini me sa ma hem agi timum sa abuki me ta suri ahira Asere.”
E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore».
46 Mariyamu magu, “Iriba im nonziko Asere.
L'anima mia magnifica il Signore Allora Maria disse:
47 Bibeu bum ba kunna mang inna Asere unu bura um.
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
48 Barki anime ma ira usiziki me urere u'eh. Barki uhira ana me uhana uka biki ure ucara wadi nonzo Asere.
perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
49 Barki anime meme ugomo udangdang sa ma wuzam anyimo aniza nu meme ni lau.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente Santo è il suo nome:
50 Ubenki umeme uda marsa me ba uzika ucara u hana ucara sa wa nonzo me.
di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono.
51 Ma bezi nikara in tari tume, ma samirka ande sa wazin nu wetere unu basa umuriba muwe me.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
52 Maa tuzo ahana atigomo a makpanku mawe me maduku yaze ande sa wa sizikiwe.
ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili;
53 Maa rin ina nu mukomo inti mum tiriri, anu u kem, ma gidi we wa dusan tari ti hura.
ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi.
54 Ma benki urere u meme Isaraila, bati ma ringi, ma bezi me iriba ineze.
Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia,
55 (kasi sa maa buki anka coo aru) uhana Ibrahim nan nikura numeme sarki umarsa.” (aiōn g165)
come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre». (aiōn g165)
56 Mariyamu ma cukuno nan Alisabatu ti peu ti taru maduku kuri akura ameme.
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
57 Aname sa tiye tu yoo uvana u Alisabatu ta wuu ma yoo vana uruma.
Per Elisabetta intanto si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio.
58 Anu utura ume me nan nanu akura aweme wa kunna agi Asere a bezi me iriba ineze kang, wa kunna mang nan me.
I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva esaltato in lei la sua misericordia, e si rallegravano con lei.
59 Sa a cukuno anime rono uwitutari wa eh wa gbari vana me, wada nyame niza “Zakariya” usuro acoo me.
All'ottavo giorno vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo col nome di suo padre, Zaccaria.
60 Daki aneba a inome magu, “Manyarum, adi tisame Yuhana”
Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni».
61 Wa gunme, “Uye mazoni sa a tisame inni za nigeme anyumo anu henu uweme”.
Le dissero: «Non c'è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome».
62 WA wuzi ure ugunguzino niya niza nini acoo ma nyara a nyame.
Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse.
63 Acoo me ma ikiwe imumbe sa madi nyettike nizameni, “Ma nynyettike yuhana” imumme i nyawe biyau vat uwe.
Egli chiese una tavoletta, e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati.
64 Sa ma poko anyo ameme ni lem me ni dusa derti, ma buu tiza nan ni nonzo na sere.
In quel medesimo istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio.
65 Biyau bi meki anume ta dusa piit apana a ma nyanga ma Yahudawa.
Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose.
66 Ande sa wa kunna tize tiginome wa inki tini amu riba vat, wagusi, “Nyanini vana ugeme madi cukuno fee?” Barki sa tari ta Asere tizi nanme.
Coloro che le udivano, le serbavano in cuor loro: «Che sarà mai questo bambino?» si dicevano. Davvero la mano del Signore stava con lui.
67 “Ni nonzo na Asere, Asere a Isarailawa, barki sa ma aye ubenki nan nuguguzino u bura anabu.
Zaccaria, suo padre, fu pieno di Spirito Santo, e profetò dicendo:
68 Asere anu Israila azi gongon, barki ma kem makuri ma nya nice barki anu a meme.
« Benedetto il Signore Dio d'Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo,
69 Ma yezen duru ni hure nu bura uru a nyumo ani kura ni Dawuda,
e ha suscitato per noi una salvezza potente nella casa di Davide, suo servo,
70 Kasi imum be sa ma buki usuru a nyoo una kadurame sa ma rani datti. (aiōn g165)
come aveva promesso per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo: (aiōn g165)
71 Madi eh duru in nunu bura a tari ta nu nyara u huza uru vat sa da wa hem in haru ba.
salvezza dai nostri nemici, e dalle mani di quanti ci odiano.
72 Madi wuzi anime bati ma bezi anka coo uru iruba ineze nan ni mum be sa wa barka ire-re wa inki,
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri e si è ricordato della sua santa alleanza,
73 Imum be sa wamu barka nan Ibrahim a coo uru.
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
74 Ma tonikon duru, indabe sa a burin duru a tari tanu nyara uhuza uru, tidi tarsime sarki biyyau,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici, di servirlo senza timore,
75 Ahira a lau, tidi cukunoni tau vat ti yei turu.
in santità e giustizia al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
76 Eh, nan hu, vaname, adi gum me una kadura ka hira a dandang, ane ani udi nani ahira a Asere bati ubarka tina, ukuri ubarka anabu barki u aye umeme,
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo innanzi al Signore a preparargli le strade,
77 Ubuki anabu abanga ubenki nan nu visa u sizikime uweme.
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza nella remissione dei suoi peccati,
78 Udi cukunoo anime barki ubenki sa Asere wa wuzin duru usuru uwui ahira ana za ma eh u benki uru,
grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge
79 Ti bezi ma saa ahira ande sa wa ciki ama rew nan nu hurtu iwono. madi wuzi anime bati ma tarsi in tibuna turu u hana ahira ati cukum ti mang”.
per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre e nell'ombra della morte e dirigere i nostri passi sulla via della pace».
80 Aname sa vaname ma unna ma wu nikara abi beu, ma ciki ani jaa uka biki tiyei to suru umeme anyumo anu a Isaraila.
Il fanciullo cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.

< Uluka 1 >