< Jeremias 30 >
1 CONCERNING THE SONS OF AMMON thus says the Lord, Are there no sons in Israel? or have they no one to succeed [them]? therefore has Melchol inherited Galaad, and why shall their people dwell in their cities?
La parola che fu rivolta a Geremia dall’Eterno, in questi termini:
2 Therefore, behold, the days come, says the Lord, when I will cause to be heard in Rabbath a tumult of wars; and they shall become a waste and ruined place, and her altars shall be burned with fire; then shall Israel succeed to his dominion.
“Così parla l’Eterno, l’Iddio d’Israele: Scriviti in un libro tutte le parole che t’ho dette;
3 Howl, O Esebon, for Gai has perished; cry, you daughters of Rabbath, gird yourselves with sackcloth, and lament; for Melchol shall go into banishment, his priests and his princes together.
poiché, ecco, i giorni vengono, dice l’Eterno, quando io ritrarrò dalla cattività il mio popolo d’Israele e di Giuda, dice l’Eterno, e li ricondurrò nel paese che diedi ai loro padri, ed essi lo possederanno”.
4 Why do you exult in the plains of the Enakim, you haughty daughter, that trust in [your] treasures, that say, Who shall come in to me?
Queste sono le parole che l’Eterno ha pronunziate riguardo ad Israele ed a Giuda.
5 Behold, I [will] bring terror upon you, says the Lord, from all the country round about you; and you shall be scattered every one right before him, and there is none to gather you.
Così parla l’Eterno: Noi udiamo un grido di terrore, di spavento, e non di pace.
Informatevi e guardate se un maschio partorisce! Perché dunque vedo io tutti gli uomini con le mani sui fianchi come donna partoriente? Perché tutte le facce son diventate pallide?
Ahimè, perché quel giorno è grande; non ve ne fu mai altro di simile; è un tempo di distretta per Giacobbe; ma pure ei ne sarà salvato.
In quel giorno, dice l’Eterno degli eserciti, io spezzerò il suo giogo di sul tuo collo, e romperò i tuoi legami; e gli stranieri non ti faran più loro schiavo;
ma quei d’Israele serviranno l’Eterno, il loro Dio, e Davide lor re, che io susciterò loro.
Tu dunque, o Giacobbe, mio servitore, non temere, dice l’Eterno; non ti sgomentare, o Israele; poiché, ecco, io ti salverò dal lontano paese, salverò la tua progenie dalla terra della sua cattività; Giacobbe ritornerà, sarà in riposo, sarà tranquillo, e nessuno più lo spaventerà.
Poiché io son teco, dice l’Eterno, per salvarti; io annienterò tutte le nazioni fra le quali t’ho disperso, ma non annienterò te; però, ti castigherò con giusta misura, e non ti lascerò del tutto impunito.
Così parla l’Eterno: La tua ferita è incurabile, la tua piaga è grave.
Nessuno prende in mano la tua causa per fasciar la tua piaga; tu non hai medicamenti atti a guarirla.
Tutti i tuoi amanti t’hanno dimenticata, non si curano più di te; poiché io t’ho percossa come si percuote un nemico, t’ho inflitto la correzione d’un uomo crudele, per la grandezza della tua iniquità, perché i tuoi peccati sono andati aumentando.
Perché gridi a causa della tua ferita? Il tuo dolore è insanabile. Io ti ho fatto queste cose per la grandezza della tua iniquità, perché i tuoi peccati sono andati aumentando.
Nondimeno, tutti quelli che ti divorano saran divorati, tutti i tuoi nemici, tutti quanti, andranno in cattività; quelli che ti spogliano saranno spogliati, quelli che ti saccheggiano li abbandonerò al saccheggio.
Ma io medicherò le tue ferite, ti guarirò delle tue piaghe, dice l’Eterno, poiché ti chiaman “la scacciata”, “la Sion di cui nessuno si cura”.
Così parla l’Eterno: Ecco, io traggo dalla cattività le tende di Giacobbe, ed ho pietà delle sue dimore; le città saranno riedificate sulle loro rovine, e i palazzi saranno abitati come di consueto.
E ne usciranno azioni di grazie, voci di gente festeggiante. Io li moltiplicherò e non saranno più ridotti a pochi; li renderò onorati e non saran più avviliti.
I suoi figliuoli saranno come furono un tempo, la sua raunanza sarà stabilita dinanzi a me, e io punirò tutti i loro oppressori.
Il loro principe sarà uno d’essi, e chi li signoreggerà uscirà di mezzo a loro; io lo farò avvicinare, ed egli verrà a me; poiché chi disporrebbe il suo cuore ad accostarsi a me? dice l’Eterno.
Voi sarete mio popolo, e io sarò vostro Dio.
23 CONCERNING DAMASCUS. Emath is brought to shame, and Arphath: for they have heard an evil report: they are amazed, they are angry, they shall be utterly unable to rest.
Ecco la tempesta dell’Eterno; il furore scoppia; la tempesta imperversa; scroscia sul capo degli empi.
24 Damascus is utterly weakened, she is put to flight; trembling has seized upon her.
L’ardente ira dell’Eterno non s’acqueterà, finché non abbia eseguiti, compiuti i disegni del suo cuore; negli ultimi giorni, lo capirete.
25 How has she not left my city, they have loved the village?
26 Therefore shall the young men fall in your streets, and all your warriors shall fall, says the Lord.
27 And I will kindle a fire in the wall of Damascus, and it shall devour the streets of the son of Ader.
28 CONCERNING KEDAR THE QUEEN OF THE PALACE, WHOM NABUCHODONOSOR KING OF BABYLON SMOTE, thus says the Lord; Arise you, and go up to Kedar, and fill the sons of Kedem.
29 They shall take their tents and their sheep, they shall take for themselves their garments, and all their baggage and their camels; and summon you destruction against them from every side.
30 Flee you, dig very deep for a dwelling-place, you that dwell in the palace; for the king of Babylon has framed a counsel, and devised a device against you.
31 Rise up, and go up against a nation settled [and] dwelling at ease, who have no doors, nor bolts, nor bars, [who] dwell alone.
32 And their camels shall be a spoil, and the multitude of their cattle shall be destroyed: and I will scatter them as chaff with every wind, having their hair cut about their foreheads, I will bring on their overthrow from all sides, says the Lord.
33 And the palace shall be a resting-place for ostriches, and desolate for ever: no man shall abide there, and no son of man shall dwell there.